Milazzo è un comune di 32.550 abitanti in provincia di Messina. Questa città offre il meglio di sé nella stagione balneare: la città, essendo posta su un golfo possiede due spiagge, una ciottolosa (a ponente) e una sabbiosa (a levante). È inoltre il punto di partenza per tutti i collegamenti con le Isole Eolie, attraverso un servizio di aliscafi e traghetti. Milazzo è situata su una penisola che si protende nel mare, situata nella Sicilia Nord-Orientale, porto di imbarco per le Eolie e meta di un turismo d’èlite che va alla ricerca della cultura, terra che va senz'altro visitata. Milazzo nel "quaternario" non c’era, ma verso il 400.000 a.C. il promontorio emerse, come per incanto, dal mare, proprio come la Dea Afrodite, a seguito pare di movimenti tellurici, fino a raggiungere l’elevazione di 88 mt dal livello delle acque. La Piana si formò intorno al 140.000 a.C. . L’uomo compare a Milazzo nel 4.500 a.C.; è un uomo evoluto, che sa navigare ed abita al Capo, all’estrema punta del Promontorio; acquista ossidiana a Lipari e fabbrica utensili. Altri insediamenti umani si ebbero nell’area del Castello e della Piana, ma qui inondazioni tra il 3.500 ed il 2.500 spazzarono tutto. A Vaccarella, invece, si sono ritrovati resti di una Civiltà del Bronzo, datata 1850 a.C. e così pure altri resti ancora sotto il Castello, dove le civiltà di allora umavano i cadaveri in pythos, cioè grandi vasi, su cui ponevano una protezione di muratura. Nell’età del ferro compaiono i Siculi, che bruciano i morti e pongono le loro ceneri in recipienti di terracotta. Essi riescono a commerciare perfino con la Grecia, da dove importano vasi che si trovano ancora nelle loro necropoli. Ma nel VI secolo le popolazioni greche di Messina, dopo Rometta e Monforte invadono Milazzo e la trasformano in una loro fortezza. Milazzo, dopo questo disastro non si solleva più fino a quando non giungono da noi gli Arabi. Nel periodo della dominazione Romana i Milazzesi, facendo parte della città stato di Messina, godono dei diritti politici di Cittadini Romani e quindi sono esenti dal pagamento della decima. Si ricorda, nelle acque di Milazzo, davanti all’attuale Raffineria, la battaglia navale di Caio Duilio quando l'ammiraglio sconfisse i Cartaginesi . E successivamente Marco Agrippa vinse in aspra battaglia la flotta di Sesto Pompeo. Nel periodo Arabo si rammenta di un’altra battaglia tra Arabi e Bizantini, dopodicchè gli Arabi si stanziarono a Milazzo definitivamente ed edificarono il Castello, che comprendeva il Maschio col suo grande torrione ed otto torri. Nel periodo di dominazione Normanna il Castello venne modificato da Riccardo Lentini e tenuto in buone condizioni, come da un documento di Federico II di Svevia. Nel periodo aragonese, sotto Giacomo e Federico II d’Aragona Milazzo fu la sede dei due Sovrani a governarla. In questo periodo si racconta di un Parco meraviglioso, quello di Re Giacomo (speriamo che venga ricostruito per dar modo ai milazzesi di respirare un pò di aria buona e godere della frescura degli alberi!) . Di palo in frasca nel 1456 il Castello venne fortificato con la Cinta di Mura Spagnola. Infine nel periodo Garibaldino si ebbe la battaglia di Milazzo tra Garibaldi ed i Borboni, comandati dal generale Bosco. Da qui i Borboni persero la Sicilia e Milazzo. MILAZZO — VULCANO NM 17 MILAZZO — LIPARI NM 20 MILAZZO — SALINA NM 25 MILAZZO — PANAREA NM 32 MILAZZO — STROMBOLI NM 39 MILAZZO — FILICUDI NM 43 MILAZZO — ALICUDI NM 53 | | LA STORIA DA VISITARE RISTORANTI ALBERGHI LE SPIAGGE DIVERTIMENTO Capo di Milazzo | Miazzo, municipio | Milazzo dal mare | Milazzo, lungomare | Milazzo, castello | Milazzo, vista di castello | | | Castello, ingresso del corridoio della morte | Milazzo, duomo del castello | Milazzo, muro di castello | Milazzo, chiesa S. Papino | Milazzo, Santuario S.Francesco di Paola | |